Skip to content
logo9minuti120x48
Menu
  • Home
  • Tutorial
    • Zaini
    • Stampa 3d
    • ebook
    • Informatica
  • Scritti
    • Racconti
    • Articoli
    • Temi
    • Storia
  • Video
  • Progetti
    • Progetto Carcere
    • Progetto Istruzione
    • Progetto Acque pulite
    • Progetto Tecnologia
  • Chi siamo
    • LinkTree
  • Privacy Policy
    • Cookie Policy (EU)
  • Blog
  • Donazioni
Menu
il pedone cover

Il pedone da che parte sta?

Posted on 24 Agosto 202124 Agosto 2021 by Alessandro Oppo

– E tu, tu che leggi: da che parte stai? – C’era un mondo che conoscevamo, pare un’altra era, in cui il Corona non esisteva, o meglio magari esisteva, ma era sperduto in qualche grotta di pipistrelli. Cosa è successo per arrivare a questo, perché, ancora prima di conoscersi, è necessario chiedersi da che parte stiamo?

La maggior parte saranno ignavi, non si accorgeranno di nulla e continueranno la loro vita, come sotto il fascismo, pedoni di una scacchiera di cui non si rendono conto di partecipare. Dietro di loro ci sono i pezzi grossi: i re e le regine, gli alfieri, i cavalli e le torri. I pedoni sono quelli che muoiono per primi, sono pezzi sacrificabili perché valgono poco. Si rischia volentieri un pedone pur di tendere un agguato al nemico: qualcuno si chiede perché ci sia bisogno di tendere agguati? E qual è il senso d’avere un nemico?

Senza avversario non si può giocare una partita a scacchi. Gli stessi pedoni si renderebbero conto di vagare per la scacchiera senza meta e, cosa più importante, senza paura. Avrebbero forse il coraggio di pretendere qualcosa, di chiedere più libertà, più diritti: dannati pedoni!

Un nemico fa sempre comodo se si è il re o la regina, un nemico fa comodo se sei un pezzo grosso. Un povero pedone, di fronte ad un nemico spietato, sarà felice di delegare la propria vita a qualcuno che gli promette di difenderlo. Il povero pedone non sa, non ha studiato, e se l’ha fatto non è istruito, non ha mai capito chi è. Guarda i pezzi grossi e vede che sono imponenti, ben più alti di lui, e si fida. Non sa però, il povero pedone, che il re, toltagli la corona, è alto quanto lui.

Ci si pone sul capo diademi e tiare per convincere della propria folgorante superiorità, che deve essere indiscutibile e assoluta. Il pedone impressionato ubbidirà quasi senza costrizione alcuna, illuso di esser nelle mani di chi sa cosa fare e che lo fa per il suo bene. Altre persone invece saranno i pezzi grossi al servizio del re. Il re comanda e loro ubbidiscono come semplici impiegati. Non vedono perché dovrebbero porsi domande, né cercare di cambiare il mondo, essi ricevono ordini e li eseguono, in maniera banale, come atti ordinari. Quando v’è del male in ciò che eseguono, lo status di torre, cavallo o alfiere gli impedisce di ribellarsi, incastrati in una gerarchia in cui hanno commesso ogni nefandezza pur di farne parte.

Quando anche abbiano una coscienza si convincono che sia il male minore, che per aver la pace bisogna far la guerra, che se non lo fanno loro ci sarà un altro al loro posto e nulla cambierebbe. Non persone ma pedine interscambiabili, non esseri umani con sentimenti ma impiegati nel sistema industriale, ingranaggi di un meccanismo che non vogliono fermare. Cosa sarebbe della loro villa in campagna, del college all’estero per i propri figli e del loro enorme yacht?

Vassalli in un sistema di cui non vedono la punta, prendono ordini e li eseguono come se fossero pedoni. Usurpatori di uguaglianza, che s’impossessano di ciò che non è loro pur di essere qualcuno e nascondere sotto il tappeto della loro coscienza i peccati contro la loro razza, contro la loro stessa famiglia. – Faccio quello che mi dicono di fare. – e lo fanno con estrema efficienza: sono dei professionisti dell’ubbidienza.

E poi c’è il re, re per volere divino, re per la salvezza della nazione, re per auto-legittimazione. Il re è colui che è stato capace di uccidere i suoi fratelli, la regina è colei che uccide i propri figli per rimanere al potere, il re è colui che s’arroga il diritto di comandare su tutti. Il re e la regina concertano, orchestrano le guerre in cui i pedoni moriranno senza guadagnare alcunché. Basta un pizzico di propaganda e coloro che prima s’amavano cominciano ad odiarsi. È sufficiente un titolo di giornale, un post, una continua e assidua profilazione sociale e una distribuzione mirata dei contenuti: la scacchiera torna indietro di cento o mille anni.

Non c’è nulla che non si possa fare, non c’è nulla a cui un bravo pedone non possa credere: un bravo pedone è chi avanza di una casella, anche se ciò significa la morte. Si deve fidare di sua altezza – un’altezza farlocca e costruita – che lo tiene in ombra: quest’ombra sembrerà ampia e imponente quanta è la paura diffusa fra il popolo dei pedoni. Ognuno ha il proprio re e il re cambia di nome nella storia. Cambiano le mode, cambiano i simboli del potere. Non più la corona d’oro, non più il mantello color porpora, non più sigilli reali: il potere ha cambiato colore e lo puoi vedere, bello e appariscente come sempre, che si legittima col colore della natura e per volere della natura: il green.

Dammi un 5 virtuale, clicca like e condividi.

  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)

Related

Cosa ne pensi? Fammelo sapere con un messaggio Annulla risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Scoprici sui social

  • YouTube
  • Telegram
  • Facebook
  • RSS Feed

    Ultimi post

    • Buzzurretto e la scuola – Racconto breve
    • Il mio punto di vista sul progetto scuola
    • Di nuovo nuvole – Racconto breve
    • L’intelligenza artificiale, la forza della logica e la morale – ChatGPT
    • Videogrep, how to extract a certain word from a video (or more)
    • Brucerò tutto non appena è stato scritto – Racconto breve
    • C’è del lavoro da fare – Racconto breve

    Newsletter

    ©2023 9minuti | Design: Newspaperly WordPress Theme
    Manage Cookie Consent
    Usiamo cookie per ottimizzare il nostro sito web ed i nostri servizi.
    Cookie funzionali Sempre attivo
    The technical storage or access is strictly necessary for the legitimate purpose of enabling the use of a specific service explicitly requested by the subscriber or user, or for the sole purpose of carrying out the transmission of a communication over an electronic communications network.
    Preferences
    The technical storage or access is necessary for the legitimate purpose of storing preferences that are not requested by the subscriber or user.
    Statistics
    The technical storage or access that is used exclusively for statistical purposes. The technical storage or access that is used exclusively for anonymous statistical purposes. Without a subpoena, voluntary compliance on the part of your Internet Service Provider, or additional records from a third party, information stored or retrieved for this purpose alone cannot usually be used to identify you.
    Marketing
    The technical storage or access is required to create user profiles to send advertising, or to track the user on a website or across several websites for similar marketing purposes.
    Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci fornitori Per saperne di più su questi scopi
    Visualizza preference
    {title} {title} {title}