Skip to content
logo9minuti120x48
Menu
  • Home
  • Tutorial
    • Zaini
    • Stampa 3d
    • ebook
    • Informatica
  • Scritti
    • Racconti
    • Articoli
    • Temi
    • Storia
  • Video
  • Progetti
    • Progetto Carcere
    • Progetto Istruzione
    • Progetto Acque pulite
    • Progetto Tecnologia
    • Progetto Casa
    • Progetto Democrazia
    • Progetto Immigrazione
    • Storia
    • Progetto Storia
  • Chi siamo
    • LinkTree
  • Privacy Policy
    • Cookie Policy (EU)
  • Blog
  • Donazioni
Menu
copertina per articolo 9 minuti

La vita nel cuore degli studenti

Posted on 20 Maggio 202320 Maggio 2023 by Davide Avallone

Nella nostra società vi è una oppressione della libera creatività umana, dell’espressione umana, della emozionalità e della sentimentalità umana. L’oppressione, l’indottrinamento, l’immersione nell’inconsapevolezza e nella dimenticanza del proprio vero sé iniziano da subito, da quando nasciamo. L’educazione che ricevono i bambini, almeno la maggior parte, è di tipo autoritario: è orientata all’inserimento nelle gerarchie, nei gradoni e nelle scale del potere, non è orientata all’umanità, all’espressione ed alla valorizzazione umana. Il bambino non viene visto per quello che realmente è, potremmo addirittura dire che il bambino non viene visto. I genitori infatti non vedono il bambino per quello che è, ma vedono il bambino solo in base alle proiezioni sociali, vedono il bambino solo in base a quello che la società vuole che il bambino diventi. Il bambino non viene spronato ad esprimere sé stesso, per quello che è, non viene accompagnato nella sua esplorazione, viene piuttosto inquadrato: gli viene detto cosa deve essere, cosa è bene che lui faccia, gli si dice che non deve fare confusione, che non deve urlare, che deve leggere, studiare, che deve stare seduto parecchie ore al giorno, che deve obbedire, che deve stare in silenzio e tranquillo. Se farà tutto questo, sarà chiamato “bravo”; la sua esplorazione viene pesantemente inibita: spesso i bambini nella nostra società vivono in appartamenti molto piccoli e brutti, asettici, dove non vi è nulla di interessante, ma tutto è noioso e artificiale; vivono in città rumorose, grigie, dove la natura e l’esistenza sono quasi del tutto assenti. E cari lettori, che spreco immane è questo? Perché l’infanzia non viene valorizzata, perché non si lascia che i bambini siano… i bambini dovrebbero essere la guida per noi adulti, non siamo noi che dobbiamo insegnare loro come vivere, ma loro devono insegnarlo a noi…perché li dobbiamo “educare”, li dobbiamo limitare e bloccare? Ma questo è solo l’inizio dell’opera della società. Ecco che arrivano le scuole; in questi edifici spesso lugubri i bambini e poi i ragazzi devono passare ore ed ore seduti a seguire lezioni spesso noiosissime, lontane dai loro problemi e dai loro interessi, dai loro desideri e dai loro sogni. Il contatto con la natura è inesistente, ed anche il contatto con i compagni è molto ridotto e per nulla agevolato, anche a causa dei ridotti intervalli e dei luoghi asettici e freddi. I professori spesso nelle scuole sono svogliati, assenti, senza carica, senza vitalità e così prosciugano la vitalità anche degli studenti. Le lezioni sono cattedratiche e le attività fisiche e pratiche sono molto ridotte. Tutto ciò a mio avviso è molto grave: nell’età scolare i ragazzi dovrebbero vivere pienamente, dovrebbero giocare, correre, esplorare, stare nella natura, stare molto fra loro, fare amicizie, amarsi, appassionarsi. Dovrebbero passare i giorni fra gli alberi, parlando fra loro, esprimendo la loro energia, la loro vitalità, non stare seduti annoiati ad ascoltare una lezione che non capiscono e di cui non gli interessa nulla, non dovrebbero essere tristi, spenti, demoralizzati, depressi, cinici, invischiati nella competizione, interessati alla carriera, ai voti, alla reputazione, a queste cose morte e noiose, adatte a chi è già morto, a questi orpelli del potere. Che spreco di vita e di felicità è questo? Questo dovrebbe essere il primo problema di cui parlare. Giovani che leggete questo giornale, studenti di scuole medie, licei, universitari, ribellatevi, ribellatevi alle ore di studio e di compiti noiosissimi. E non vi voglio dire di ribellarvi con la violenza, il che vi renderebbe uguali al sistema e cioè violenti; vi voglio dire di ribellarvi non essendo come il sistema, non ricercando il potere, non essendo ambiziosi, competitivi, ansiosi; non ricercando i titoli ed i riconoscimenti sociali utili per scalare la società ed avere un buon lavoro, essere rispettati ed avere potere; vi voglio dire di ribellarvi essendo gioiosi, sensibili, vivendo pienamente, giocando, amando. I professori sono spesso lontani da questi ragazzi, nelle loro lezioni non ascoltano i loro problemi, non gli lasciano voce; spesso si preferisce l’autorità: il professore deve essere rispettato, ed ecco che scattano note, sospensioni, brutti voti e tutte le altre sanzioni punitive, che rispettano molto bene il modello autoritario, su cui evidentemente la scuola è fondata. Una scuola non autoritaria non sarebbe un edificio, ma sarebbe nella gioia che vi è nel cuore, nei corpi e nelle menti dei ragazzi, nella vita che vi è in essi. Questa gioia e questa vita sono l’unica scuola, e in questa scuola non sono i bambini e i ragazzi gli studenti, ma sono gli adulti, i cinici, i businessman, i manager, coloro che si sono scordati cos’è il battito del cuore, l’emozione, la vita. Cari lettori, vedete come la società è autoritaria, basata sull’obbedienza e sul potere, non sulla gioia, sull’uomo e sull’esistenza tutta. Vedete quanta tristezza viene propagata dalla società, che spreco di vita produce questa società?

Dammi un 5 virtuale, clicca like e condividi.

  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra) LinkedIn
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook
  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra) Reddit
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra) WhatsApp
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra) Telegram
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra) E-mail

Related

Cosa ne pensi? Fammelo sapere con un messaggioAnnulla risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Scoprici sui social

  • YouTube
  • Telegram
  • Facebook
  • RSS Feed

    Ultimi post

    • Dave dei Vallanzaska: AI, Milano e venti di guerra – Riflessioni su 30 anni di cambiamenti
    • Libri e Social: Intervista a Sam di Rivista Matrioska | Come Creare un Progetto Culturale Online
    • Solo l’occidente conosce la Storia? Dialogo col Professor Adolfo Scotto Di Luzio
    • Ponti sospesi: cosa abbiamo sbagliato? cosa si potrebbe fare?
    • Siamo quel che facciamo? – racconto breve
    • Il limite è sempre la mente – Racconto breve
    • L’ultimo giorno del carcere – Racconto breve

    Newsletter

    • YouTube
    • Facebook
    • Telegram
    • Dave dei Vallanzaska: AI, Milano e venti di guerra – Riflessioni su 30 anni di cambiamenti
      di Alessandro Oppo
    • Libri e Social: Intervista a Sam di Rivista Matrioska | Come Creare un Progetto Culturale Online
      di Alessandro Oppo
    • Solo l’occidente conosce la Storia? Dialogo col Professor Adolfo Scotto Di Luzio
      di Alessandro Oppo
    • Ponti sospesi: cosa abbiamo sbagliato? cosa si potrebbe fare?
      di Alessandro Oppo
    • Siamo quel che facciamo? – racconto breve
      di Alessandro Oppo

    ©2025 9minuti | Design: Newspaperly WordPress Theme
    Manage Cookie Consent
    Usiamo cookie per ottimizzare il nostro sito web ed i nostri servizi.
    Cookie funzionali Sempre attivo
    The technical storage or access is strictly necessary for the legitimate purpose of enabling the use of a specific service explicitly requested by the subscriber or user, or for the sole purpose of carrying out the transmission of a communication over an electronic communications network.
    Preferences
    The technical storage or access is necessary for the legitimate purpose of storing preferences that are not requested by the subscriber or user.
    Statistics
    The technical storage or access that is used exclusively for statistical purposes. The technical storage or access that is used exclusively for anonymous statistical purposes. Without a subpoena, voluntary compliance on the part of your Internet Service Provider, or additional records from a third party, information stored or retrieved for this purpose alone cannot usually be used to identify you.
    Marketing
    The technical storage or access is required to create user profiles to send advertising, or to track the user on a website or across several websites for similar marketing purposes.
    Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
    Visualizza preference
    {title} {title} {title}