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Tema svolto sulla tecnologia (esempio di tema)

Se devi scrivere un tema sui social e la tecnologia sei nel posto giusto. Ho scritto questo tema (ma anche tanti altri) con l’intento di darti qualche spunto.

Il mio consiglio è di non leggere direttamente il mio esempio di saggio breve sulla tecnologia ma di provare a guardare prima questo video.

Ti spiego come scrivo e come credo andrebbe affrontato il tema in classe (o la prima prova all’Esame di Stato).

Vediamo ora l’esempio di testo argomentativo che ho scritto sull’Internet/tecnologia. Il tentativo è di far emergere i vantaggi e gli svantaggi della tecnologia e scatenare qualche riflessione.

Fammi sapere nei commenti se ci sono riuscito!

Tema svolto sulla tecnologia (esempio di tema)

Quando ero piccolo non capivo bene cosa si intendesse con il termine tecnologia. Con la parola natura sapevo che si parlava d’alberi, dei fiori e degli animali. Tecnologia invece era il telecomando del garage, la TV e il computer. Non sapevo però che l’una non è prodotta dall’uomo mentre l’altra sì. Non ero a conoscenza delle implicazioni della tecnologia nella vita umana, né sapevo nulla della rivoluzione industriale.

La tecnologia era di fronte ai miei occhi così come lo erano gli alberi e le stelle, un elemento tra i tanti di un mondo tutto da scoprire. La mia generazione appartiene ai primi nativi digitali, ovvero coloro che sono venuti al mondo già circondati da schermi, tastiere e cavi. Appartengo alla generazione che la sera chatta. Che se deve dire qualcosa all’amico chatta. Che a volte prende in mano il telefono senza sapere il perché, come se cercasse una risposta alla noia o all’insoddisfazione.

Ritengo la tecnologia fantastica, ci ha dato la possibilità di poter comunicare ad una velocità incredibile. L’invenzione della stampa ad opera di Guttemberg probabilmente non influì tanto quanto l’invenzione di Internet. Ora chiunque può imparare ciò che più desidera. Può studiare, insegnare, parlare e scrivere a persone che abitano dall’altra parte del mondo. Tutto questo rende Internet e la tecnologia qualcosa di immensamente bello e positivo per la vita dell’uomo.

Accanto a tante migliorie vi sono da tenere in conto alcuni svantaggi, che hanno a che fare più con l’utilizzo che viene fatto della tecnologia che della tecnologia stessa. Quando chatto con qualcuno provo delle emozioni come se quella persona fosse fisicamente vicina a me. Ma, anche se mi trovo a parlare virtualmente con persone diverse, nella realtà sono da solo nella mia camera. La mattina, anche quando controllo l’email, le chat, le notizie del giorno, sto fissando un rettangolino colorato che tengo nel palmo della mano. È lo stesso rettangolino che fisso anche durante il giorno e poi la sera. Sebbene senta che quel rettangolino mi dia tanto, a volte ho la sensazione di perdermi quel che succede intorno a me.

Altre volte invece mi pare che la socialità passi per l’etere in maniera diversa: comunicare, in maniera virtuale, con un mio amico non mi dà lo stesso livello di soddisfazione che un incontro dal vivo. Un altro problema che individuo nell’utilizzo della tecnologia è legato alle abitudini e ai modi di vita. Tante volte utilizziamo la tecnologia senza che ce ne sia veramente bisogno. Penso ai miei genitori, ai nonni e alle miliardi di anime di coloro che, per innumerevoli anni, sono vissuti prima di me: non hanno mai giocato al computer, non hanno mai chattato o visto un film. Possiamo dire che siano state persone meno felici? Non hanno anche loro trovato felicità in quello che facevano quotidianamente? Magari rincorrendosi nei prati, giocando a nascondino o a ce l’hai.

Ai giorni nostri tutto ciò divertirebbe a malapena un bambino, un tempo invece gli stessi adulti si dilettavano in questo tipo di giochi sociali. Noi invece guardiamo la TV, usiamo la scala mobile, prendiamo l’ascensore e l’automobile per poche centinaia di metri. Possiamo dire che l’uomo, rispetto al passato, è cambiato? Se ciò è vero riguardo ad alcuni usi e costumi, non possiamo dire la stessa cosa riguardo al fisico. Noi, come i nostri avi, abbiamo bisogno di muoverci, di fare attività fisica, e quindi, ai nostri tempi, si va in una palestra. Nella palestra troviamo tanti neon e una cyclette o un tapis roulant. Entrambi funzionano grazie all’energia elettrica e sono oggetti tecnologici.

Ai giorni nostri alcuni problemi che da sempre hanno afflitto l’umanità non ci sono, fortunatamente, più. Non dobbiamo cacciare, né preoccuparci della legna per il fuoco, né cercare l’acqua da bere. Ora si cerca di produrre l’elettricità, lavoriamo per l’estrazione del petrolio e gli scienziati studiano la fisica nucleare. Mi chiedo se tutto questo progresso tecnologico non ci abbia solo complicato la vita.

A volte penso alla storia del pifferaio magico, a come quella che a prima vista è una soluzione possa poi divenire il problema. La tecnologia, ovvero quel qualcosa che, nelle modalità che conosciamo, esiste solo da duecento anni, ci ha resi schiavi. Senza di lei potremmo ancora vivere?

Lavoriamo tutto il giorno per progredire tecnologicamente, facciamo le guerre per procurarci le materie primarie e obblighiamo intere popolazioni (solitamente persone che hanno la pelle un po’ più scura della nostra) a lavorare per il progresso, con ritmi e modalità che si avrebbe difficoltà a non definire schiavismo.

Può nascere felicità da questo agire? E, se la risposta è negativa, a cosa ci serve la tecnologia?

Conclusioni

Se devi scrivere un tema sulla tecnologia e ti serve un aiuto, uno spunto o qualcosa d’altro, non esitare a scrivere nei commenti e ti risponderò al più presto.

Alessandro Oppo

Alessandro è un milanese che vorrebbe scappare da Milano, è appassionato di informatica ma vorrebbe vivere senza telefono, è un artigiano eppure vorrebbe robotizzare tutto, impara una cosa e già vorrebbe studiare dell’altro. Autodidatta da sempre, gli piace sbattere la testa finché tutto non funziona come vuole lui, spesso ci riesce anche! Visita il suo blog personale alexoppo.com Il motto che si ripete dentro la testa è: “Se ci sono riusciti gli altri ci posso riuscire anche io”.

View Comments

    • Ciao Rebecca, confesso di essere molto più bravo (o almeno mi diverto di più) nei temi che nei riassunti.

      Mi interesserebbe capire come mai serve un riassunto di un tema. Se è a scopi didattici ci provo senz'altro, se invece è per un compito a casa da copiare (mi scuso se non fosse così), non è in linea con ciò che sto cercando di fare, ovvero stimolare alla scrittura e alla riflessione.

      Fammi sapere!

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